L’Aida di Micheli si apre con una foto Balelli

 

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“Cammelli, mucche e cavalli, annunciava trionfale la prima locandina della Aida allo Sferisterio, nell’estate del 1921. Ora niente, zero. E zero convogli ferroviari supplementari, allora massicciamente messi in pista per riportare a casa nella notte i temerari che per amore dell’opera stavano in viaggio fino all’alba. E niente comparse – clamoroso – per la nuova produzione dell’opera di Verdi, che ha inaugurato il festival di Macerata. Intimista, essenziale, icastica. Come un geroglifico. O come i simboli di un Ipad. La firma Francesco Micheli, regista e direttore artistico dello Sferisterio, che per festeggiare l’edizione numero cinquanta del Festival torna indietro, guardando avanti.” Carla Moreni in Il sole 24 ore del 27 luglio 2014
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